venerdì 19 maggio 2017

Il Giro d'Italia del Centenario libera l'autostrada del Sole !!!

Il titolo evoca quelli adottati dai giornali durante l'ultimo conflitto. Di certo e' un avvenimento storico. Una data memorabile, quella del 18 maggio 2017. La dodicesima tappa del Giro d'Italia, nell'edizione prestigiosa del Centenario, percorre per 33 km, l'autostrada A1, in totale libertà ! E per un giorno, la bicicletta si riprende quello che gli è stato tolto, molto tempo fa, cioè il dominio sulla strada, quando era il mezzo di trasporto più diffuso, prima dell'avvento negli anni del boom economico, dell'auto di Stato", ovvero il capzioso statuts symbol, ambito dai cittadini comuni. E da allora non c'è stato verso di far capire, all'italiano medio, che l'auto impoverisce, rende schiavi, inquina, mina la salute dei conducenti, fa consumare il tempo nel traffico, ed uccide; non c'è stato modo di farlo evolvere, alla stregua degli olandesi e dei tedeschi, alcuni tra i  popoli evoluti e al passo con i tempi, capaci di cambiare le loro città con la bicicletta, per loro, il principale mezzo di trasporto, al punto di dotarsi di ciclabili autostradali, che si illuminando di notte, persino con i colori dei capolavori di Van Gogh, al passaggio dei ciclisti. Sarà stata la Fiat ( un tempo produttrice di biciclette), sarà stata l'ignoranza, ma l'Italia, è diventata ostaggio, dello smog e del traffico, che uccide e ferisce non solo i ciclisti. Ma ieri è stato un grande giorno. I corridori, lanciati dalla forza delle gambe, su quelle che un tempo venivano definite "macchine", completamente in carbonio, altro che ferro zincato delle auto, sono passati al casella autostradale e hanno percorso per un tratto, l'autostrada A1, la più importante d'Italia, senza pagare il pedaggio .  Per me, il passaggio della corsa rosa, ha un valore simbolico, e rappresenta la "liberazione" dell'Italia, dalla "dittatura" delle auto e per l'effetto dal traffico, dal pericolo insito e dallo smog. Oramai è questa la liberazione, che dobbiamo conquistare, quella che noi ciclisti, più degli altri, da nuovi partigiani, ogni giorno combattiamo, per rendere le città e le nostre strade finalmente libere dal traffico e dallo smog.  Che Italia sarebbe, se quello che per competizione è diventato un momento storico, persino in un giorno feriale, diventasse la consuetudine; sarebbe come a dire: "Ciao ragazzi, prendo l'autostrada e pedalo fino a destinazione" !!! Meditate gente, meditate. Un plauso alla RCS e a Mauro Vegni. Saluti ciclistici.




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