sabato 26 maggio 2018

Ernesto Colnago, Eddy Merckx e gli anni 70.....

E poi ti ritrovi davanti alla foto storica di Eddy Merckx e Ernesto Colnago e ti ricordi quegli anni, quando spingevi sulla bicicletta in acciaio..... tuo padre ti gridava di non mollare.... ti seguiva con il mitico Ciao....vorresti tornare indietro per rivivere quell'emozione straordinaria...ma puoi solo ripeterti che la cosa più preziosa è’ il tempo !!!  #vita #siamofatticosì #tempocheritorna#maestro #cannibale #molteni #anni70 #colnago


venerdì 25 maggio 2018

Anteprima assoluta. New Shimano XTR 12 Speed.

Come avevo anticipato qualche settimana fa, a proposito della presentazione del nuovo gruppo meccanico Campagnolo a 12 velocità, quando scrissi che Shimano avrebbe risposto alla Campagnolo, ecco lo Shimano XTR a 12 velocità per la MTB, di cui posto qualche immagine saliente. 
A questo punto, tenetevi pronti anche per il nuovo Shimano Dura Ace 12v, prima o poi lo vedremo. 
A proposito di 12V, rassicuro tutti. Come ebbi modo di spiegare nel post dell'anteprima Campagnolo 12V, le ruote strada, già in circolazione, sono compatibili con il nuovo gruppo 12speed Campagnolo.
Saluti ciclistici. 




mercoledì 16 maggio 2018

"Radiografia di un telaio" . Inside Carbon Bikes.

Buongiorno ciclisti del mondo. Oggi post introspettivo. Sarebbe il caso di introdurlo con un sotto il vestito di un telaio monoscocca in carbonio. Cosa c'è sotto ? Talune volte, “Bridging voids. At the top tube to head tube junction” . !!!!!! 😉
C'è qualcuno che verifica quello che scrivo da tempo e cioè che qualche volta sotto il marketing c'è molto di meno di quello che dovrebbe esserci. I telai in carbonio sono prodotti realizzati a mano secondo un know how, un dato  processo produttivo, e molto spesso si tratta di un terzista cioè un industria per lo più localizzata a Taiwan/Cina. Ci possono essere errori nella lavorazione; errare è umano. Ma il consumatore al momento dell'acquisto non è in grado di saperlo e così con il tempo possono verificarsi delle rotture; se accade a garanzia scaduta si verifica un danno economico, non potendo contare sulla sostituzione in garanzia, che in verità, non sempre è automatico, ma rimesso alla discrezione del marchio. 
Cosa fare allora per evitarlo ? A questa domanda può rispondersi con in bocca al lupo o più semplicemente con un consiglio semplice, cioè cercate la sostanza delle cose oltre gli effetti speciali, oltre la pubblicità, che i padri latini chiamavano dolus bonus. 
Sul punto è interessante analizzare i prodotti soprattutto quelli più conosciuti.  In questo caso c'è qualcuno che con un apparecchio "entra" nella struttura di un telaio in carbonio monoscocca, e ne analizza le fibre; durante l'esame si accorge che c'è qualcosa che non va al suo interno e scrive:  Bridging voids. At the top tube to head tube junction” che letteralmente tradotto significa : " "Colmare vuoti. All'incrocio tra il tubo orizzontale e il tubo sterzo " . Il resto lo spiega con le parole. Credo che non ci sia niente da aggiungere.  Prima di scegliere un prodotto non guardate la TV. Tutto ciò vale per ogni prodotto. Prima di scegliere valutate attentamente. 
Saluti ciclistici. 



domenica 13 maggio 2018

Il cambio elettronico non sempre è tutto perfetto !!!

A chi segue il ciclismo professionistico, a chi pratica il ciclismo, non sarà sfuggito il problema come quello raffigurato nella foto. Chi lo ha detto che la catena non esce fuori usando il cambio elettronico e che sia un gruppo assolutamente perfetto? Dipende. Se penso a quello che costa un gruppo elettronico, mi viene da ridere a pensare a chi giocando con i pulsanti del cambio elettronico pensa che sia tutto perfetto ed infallibile. Sveglia ciclisti. Io penso fuori dal gregge per colpa dell'esperienza e non mi importa di dire cose scomode. Saluti ciclistici. ( Photo M. Paoloni - Credit RCS). 


AGGIORNAMENTO POST. 
Non volevo scrivere oltre, ma l'occasione era unica e non ho resistito. Nibali è alle prese con la batteria scarica del suo cambio, durante la GF Nibali di domenica scorsa. A questo punto immaginate di esserci voi  al suo posto, dopo avere dimenticato di caricarla oppure con la batteria rotta ( è successo davvero ) e non avete portato quella di riserva.......


lunedì 7 maggio 2018

Bike Ralf Holleis.

Ci sono telai commerciali ed altri speciali, di nicchia. Sono sempre alla ricerca di prodotti esclusivi,  ne testo tanti, ma sono pochi quelli che consiglio; cerco solo il meglio e quello che tiene lontano gli utenti, dalla "obsolescenza programmata" e quindi dalla spasmodica ed insulsa pratica del consumismo. La bicicletta ha un anima e chi la cambia ogni tre mesi non sarà mai un ciclista, ma un infelice consumatore. Per questo scegliete solo prodotti esclusivi, che resistono al tempo e alla moda. Ce ne sono tanti, basta cercarli, potrete avere così un abito su misura, esclusivo e unico. Il resto è tutto uguale. Con il tempo imparerete a riconoscere la bicicletta commerciale da quella esclusiva.
Ci sono alcuni marchi che fanno del consumismo una costante politica aziendale, ed ogni due anni,  al massimo, cambiano prodotto, spesso apportando solo delle modifiche alla precedente versione, dimostrando di fatto l'errore precedente, ma il cliente sarà convinto di prendere il modello più avanzato! Mi chiedo cosa sia avanzato in quel prodotto, se non il marketing.
Scegliete marchi seri che innovano e non cambiano ovvero modificano "senza una reale sostanza" ed influenza sulla prestazione; cercate telai irripetibili, non clonabili; ce ne sono troppi uguali tra di loro, mi sembra assurdo sceglierli. 
Tanto per fare un per esempio di telaio unico ed esclusivo, ecco il Ralf Holleis VRZ2, un telaio costruito ed assemblato in Germania, ad Bischofsgrun Bayern, da abili artigiani, un vero Made in Germany. Le tubazioni in carbonio ed ogni pezzo viene realizzato in Germania. Ogni Ralf Holleis VRZ2 è un telaio unico, realizzato su specifiche del cliente, con geometrie slooping, tradizionale, in versione road race, singlespeed e  ciclocross. Tubi in carbonio, congiunzioni in titanio, stampate in 3D, lavorate con il laser e colorate con vernice TIN. Standard del movimento centrale BB86. Peso del telaio 990 grammi in taglia M, quello della relativa forcella 480 grammi. La forcella ha gli steli in carbonio e i forcellini in titanio. I forcellini e il ponte del carro posteriore sono in titanio. L'attacco del manubrio è in titanio. Nelle foto è raffigurato la VRZ2 nella versione single speed, da pista, con trasmissione Gates, senza catena e pignoni, assolutamente avanzata ed affidabile. Il peso della bicicletta completa è 4,9 kg !!! 
Le immagini rendono meglio l'idea del livello del prodotto. Un telaio di tale fattezza è un capolavoro, un telaio da tenere per sempre. 
Mi raccomando pedalate sempre fuori dal gregge. Fate che la vostra bicicletta sia unica, come voi, e non una copia che passa inosservata. Meritate di più. Fatevi riconoscere.
Saluti ciclistici. 











sabato 5 maggio 2018

Ciclismo. Pedalare nel gruppo.

Un lettore del blog mi ha inviato questo video realizzato in presa diretta. Pedalare nel gruppo in modalità competitiva è’ impegnativo e difficile; maggiore stress, errori fatali e soprattutto troppa competizione inutile, considerato che non si pedala per lavoro, e non si vince nulla, ma serve solo ad avere problemi. Ecco come basta una distrazione, un calo di concentrazione, piuttosto facile quando si è’ stanchi, o si pedala oltre i limiti, per ritrovarsi sull’asfalto con conseguenze non indifferenti. Un consiglio. Prima di cambiare traiettoria guardarsi ai lati e considerare che il compagno che ci segue potrebbe essere distratto o potrebbe andare troppo veloce per evitare la collisione. La strada non è’ sempre asfaltata e può nascondere insidie, difficili da evitare quando si pedala a tutta nel gruppo. Non pedalate in gruppi numerosi e ad alto tasso competitivo, non siete corridori iscritti al Giro d’Italia, il giorno dopo dovrete andrete a lavorare, il vostro datore o il vostro cliente vi aspettano. Ho visto ciclisti sfiniti da non riconoscere più la strada di casa. Quando il "sangue non arriva più al cervello" si perde lucidità e si diventa pericolosi. Ho visto ciclisti litigare per gareggiare nell'uscita domenicale o per una fetta di STRUDEL !!!. Non perdete il senso della realtà. Il ciclismo non è’ il calcetto. Non aumentate il rischio. Saluti ciclistici. 


mercoledì 2 maggio 2018

Colnago C64 BFBL, ART DECOR.

Sono abituato alla bellezza, per via della mia passione per l’arte, dunque so riconoscerla, come in questo caso ...trattasi di un opera d’arte tecnologica ...art decoro ! In collaborazione con il rivenditore Falasca Cicli e All Bike Store. Saluti ciclistici. 









Guarnitura 3T Torno.

La 3T Torno è la prima guarnitura aero monocorona, dunque 1X, per il segmento strada. E' la risposta italo/tedesca alla mono corona 1X road, lanciata dalla SRAM. Ne parlai in questo post CLICCA QUI E' prodotta in Germania dalla THM, proprietà dell'italiana 3T. La THM è famosa per la componentistica di alto livello, Clavicula tanto per fare un nome; forte di questa collaborazione, la 3T ha introdotto questa novità assoluta per i mercato, continuando sulla scelta della mono corona, quindi risparmio di peso, e più aerodinamicità, non essendo necessario, il deragliatore anteriore e la corona più piccola. Lo spessore delle pedivelle in carbonio della 3T Torno  è di appena 118 mm, contro 150-170 mm delle pedivelle concorrenti.  La lunghezza disponibile delle pedivelle è 170 mm, 172,5 mm e 175 mm. Linea della catena misura 47 mm, parametro ottimizzato per 1x. Assale in carbonio integrato direttamente nei due bracci della pedivella e nel ragno. La 3T Torno non è fornita con movimento centrale. Adatta a tutte le scatole del movimento centrale presenti sul mercato. Q Factor 142 mm. Massimo peso consentito ciclista/bicicletta, 110 kg. Ma veniamo al punto più interessante. La 3T Torno è dotata di una mono corona, da scegliere nella misura 36, 40 o 44, anche se viene fornita con corona da 36 ed è compatibile con pacco pignoni 9-32.  Lo sviluppo metrico è interessante.
La monocorona 36 con pacco pignoni 12-30 equivale alla 48/34; la monocorona 40 con pacco pignoni 24-29 equivale alla 53/36; la mono corona 44 con pacco pignoni 11-26 equivale alla 54/36. 
Il peso dichiarato della guarnitura (pedivelle + ragno) è 330 grammi con pedivelle ( in alluminio) da 172,5 mm (tolleranza +/- 3%). Il peso dichiarato delle  mono corone è 76 grammi per la 36T, 89 grammi per la 40T, e 110 grammi per la 44 T. 
Da testare. Saluti ciclistici. 




martedì 1 maggio 2018

Pedalare oltre il tempo. Bici d'epoca.

Viene voglia di pedalare verso un altra dimensione temporale in sella ad una bici senza tempo, una bici classica, per sentire nuove emozioni, e tornare per gioco, in un epoca che non c’è più, ma che può ritornare con la nostalgia e l’avventura in un “nuovo” viaggio vintage. Ce ne sono tante di soluzioni tecniche. Alcuni esempi, queste due biciclette della Colnago, ma ce ne sono di tante e di altri produttori, soprattutto italiani, un modo anche per ricordare un passato in cui gli italiani erano i maggiori produttori di biciclette; ovviamente indossando un abbigliamento consono. Ma cos’è che spinge tante persone a farlo. Credo che sia il bisogno di uno stile di vita autentico, pieno di valori, come l’amicizia, la lealtà, il senso di appartenenza alla comunità, ad un idea, ad un sentimento collettivo. Siamo sempre di più entità esistenziali vaganti alla ricerca di un equilibrio esistenziale e sociale, in questa epoca fatta di molteplici informazioni, e poche occasioni, di competizione, e di emarginazione, e ciò ci rende sofferenti o indifferenti. Un epoca quella contemporanea che emargina e non ha pietà; quante persone sono emarginate, perché non accettano questo stile meramente distruttivo, o perché hanno perso; è sotto gli occhi di tutti questa deriva sociale. E allora sarebbe bello montare in sella ad una bici senza tempo e pedalare su "strade nuove", verso quello che non c’è più “fuori”, ma solo dentro di noi. Ecco perché una bici può essere molto di più di una macchina, può essere uno stile di vita, una scelta esistenziale. Una scelta può essere un occasione di vita nuova, certamente alternativa, prima che sia troppo tardi, prima che smettiamo di sognare, e diventare automi, senza pulsioni umane. Non c’è bisogno sempre e solo di competizione, e farlo in modo smodato, compulsivo; le persone hanno bisogno di equilibrio per non perdersi. Quale analogia migliore, quella con la bicicletta; le persone hanno bisogno di equilibrio per vivere bene; per pedalare bisogna mantenersi in equilibrio! Una combinazione perfetta. Pedalare oltre il tempo per non perdersi, per non dimenticare di essere persone e non numeri di una folla urlante e impazzita. 
A proposito di essere oltre alle apparenze, consiglio la lettura di questo precedente post CLICCA QUI 
Saluti ciclistici.