martedì 29 dicembre 2015

Il recupero e il miglioramento delle prestazioni. Non scherzate con il fuoco.


Lo scopo di questo post è quello di fare capire che lo sport amatoriale serve solo per divertimento e per tenersi in forma, in modo naturale e rispettando i propri limiti. Quando si va oltre, allora si entra nell'ambito dello sport professionistico, con tutte le conseguenze del caso, tra cui la necessità di aiutare l'organismo, non con i piatti di pasta, ma con medicinali legali che aiutano il recupero e di conseguenza migliorano la prestazione, ovviamente solo con l'ausilio di un medico, da assumere in pianta stabile, vista la frequenza e la necessità del caso. Il problema principale di ogni sportivo è il recupero, che si complica soprattutto con il passare degli anni, e con un programma di allenamento errato, che non tiene conto delle caratteristiche e dei limiti personali e non alterna la fase di riposo a quella dell'attività, in altre parole del carico/scarico. C'è qualcuno che confonde il problema del recupero, ovvero della stanchezza legata ad un eccessivo e prolungato sforzo, con il miglioramento della prestazione, che è cosa diversa e distinta, anzi conseguenziale o propedeutica.  In buona sostanza, con questo post, voglio consigliare che lo sport amatoriale, non deve mai, stravolgere la realtà e farci dimenticare quello che siamo e facciamo. Non emulate i professionisti dello sport; non riducetevi alla caricatura di voi stessi; divertitevi e state lontano dagli eccessi. Praticate lo sport in modo normale, eviterete così di essere costretti ad abbandonare la pratica sportiva, perchè delusi dalle prestazioni, o di esagerare ricorrendo a farmaci o ad altro. Del resto certe prestazioni non si raggiungono solo in quanto campioni, ma solo se si viene supportati da attività di preparazione e di recupero che nessuno può improvvisare. A tal proposito, conosco un ciclista, che convinto di essere forte, o come diceva Abbatantuono, " nà putenza", aveva deciso di partecipare alle gare amatoriali di categoria; nel farlo, si era imposto di osservare, in modo pedissequo, anzi maniacale, una tabella di allenamento impegnativa e non alla sua altezza, fatta peraltro da un improbabile preparatore atletico, alternando il lavoro quotidiano agli allenamenti. Ovviamente non poteva bastare solo l'allenamento, ma sarebbe stato necessario, fare tutta una preventiva serie di analisi cliniche, e seguire le indicazioni di un medico e di un preparatore adatto ed esperto, con ineluttabile aggravio di spese. Ebbene questo ingenuo ciclista, optando per il fai da te, "o faccio quello che fanno gli altri e se funziona con loro, funzionerà anche con me",  nel giro di meno di due anni, non solo non ha vinto nulla, ma ha addirittura abbandonato le corse amatoriali e ci mancava solo che andasse al bagno secondo la tabella di allenamento! Del resto, il livello delle GF, è ormai tale, che i primi 10 classificati  hanno un livello pari ai corridori dell'UCI Pro Tour, dall'11° al 50 ° quello pari agli Under23 o ai corridori Professional Continental, e tutti, hanno adottato un stile di vita professionistico, assolutamente lontano dal livello amatoriale, nell'accezione comune della parola. Insomma qualcuno o ha sbagliato lavoro o è andato oltre, senza più ritorno. Mi rendo conto, di scrivere cose impopolari, magari qualcuno si attendeva di leggere, informazioni, tipo quelle che si leggono, nei famigerati manuali di ciclismo, scritti con la promessa di  riuscire a diventare più forti del vicino di casa o del big del gruppo, sicuramente inutili pubblicazioni, alla stregua dei libri di cucina; portatemi qualcuno che ha imparato a cucinare ( cosa diversa da fare mangiare per i commensali) e sottoscrivo che si può diventare dei forti ciclisti, imparando a memoria i manuali per la preparazione alla pratica del ciclismo. Ma per favore. Quindi pedalate per il solo gusto di farlo e non pensate ad altro,altrimenti finirete per dimenticare la famiglia, il lavoro e il gusto sano della vita, e sarete costretti a cercarvi (inutilmente) uno sponsor.Provare per credere.
A scanso di equivoci, quello che fa il professionista nel video,  non è doping; è una pratica di recupero e di miglioramento delle prestazioni praticata dal giocatore di football americano, Brenden Ayanbadejo. Trattasi di sostanze legali, almeno stando a quello che leggo nei sottotitoli che scorrono nel video. In pratica si tratta di amminoacidi ramificati, sostanze appartenenti al complesso di vitamine del gruppo B, zinco, magnesio, acido ascorbico. Ovviamente come è scritto all'inizio e alla fine del filmato, la pratica è stata fatta sotto prescrizione ed osservazione di un medico. Quindi chi fa sport seriamente per raggiungere risultati, deve potere contare su un medico. ATTENZIONE. Non imitate Brenden Ayanbadejo senza il consiglio e il controllo del medico. Evitate il fai da te. Non fate le scimmie o i pappagalli. Pedalate in totale libertà e solo per divertimento; anche perchè troverete sempre qualcuno più forte di voi e le vostre condizioni economiche non potranno essere cambiate con lo sport amatoriale. Conviene comprare un prosciutto al supemercato, che vincerlo trasformandosi in uno zombie. Ciclista avvisato, mezzo salvato. Saluti ciclistici. 

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