domenica 3 maggio 2015

Il Doping e il "gioco" delle micro dosi.

Il controllo antidoping dell'EPO e di altre sostanze dopanti ( per esempio GH ed ormone della crescita), può essere aggirato con le micro dosi, le quali sommandosi producono un effetto dopante giornaliero importante. Un dato emerso in sede di indagini, attraverso intercettazioni telefoniche. Per esempio, nel caso di uso dopante degli ormoni peptdici, come le gonadoreline, usati nella terapia che cura il tumore ai testicoli, il certificato che attesta il testosterone elevato, potrebbe essere il risultato sistematico dell'uso delle gonadoreline. Tuttavia l'esame antidoping può accertare che il farmaco è stato assunto, solo nei minuti precedenti all'esame. In buona sostanza, la tracciabilità del farmaco usato come sostanza dopante, è breve. 
A conferma di ciò, è interessante conoscere il test condotto da Pierre Celata ( direttore del programma di ricerca AFT) eseguito per dimostrare i limiti attuali della lotta contro il doping. Il test è stato condotto su otto atleti volontari, per ventinove giorni consecutivi, ai quali sono state somministrate, micro dosi di sostanze dopanti, attraverso il monitoraggio di un laboratorio e di un team di medici. In particolare, il programma prevedeva l'auto trasfusione ematica, l'assunzione di EPO, di ormoni della crescita e di altri integratori dopanti. Il risultato del test ha confermato che le "cavie" umane, munite di passaporto biologico, non solo hanno raggiunto un elevato progresso in termini di prestazioni, ma sono rimaste "pulite" nei controlli successivi, nonostante le micro- dosi somministrate ! Ecco il video del test in questione: CLICCA QUI
Resta inteso che molti atleti, di ogni sport, sono effettivamente puliti. Tuttavia sorgono spontanee delle domande: il passaporto biologico è ancora efficace ? Posso continuare a credere, sempre, a quello che vedo in TV ? Una cosa è certa, la lotta al doping non conosce sosta. Saluti ciclistici. 

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