sabato 1 settembre 2012

L'informazione è cambiata. E' il tempo dei Blogger e degli altri viaggiatori internauti, liberi e senza confini.

Ho sempre creduto che il blog ( che gira indipendentemente sulla piattaforma digitale Google) è la nuova invenzione. Il blogger, il suo autore, ascolta la società. Egli è un viaggiatore senza confini, un esperto di tematiche, un curioso, una persona che condivide le emozioni; un comunicatore senza interessi di parte; un divulgatore onesto intellettualmente, senza censura. Il blogger non può che avvertire i cambiamenti della società e nella nostra società è in atto un cambiamento epocale. Ogni cambiamento travolge le abitudini e gli status symbol, i, luoghi comuni; anche l'informazione nella sua accezione classica, tv, carta stampata, riviste, è superata. Basti pensare ad un quotidiano oppure ad una rivista mensile, sono già vecchi appena acquistati; per non parlare di eventuali problemi legati alla influenza da parte dell'editore o della pubblicità. Oggi tutto viaggia su internet ad una velocità mai vista prima. Insomma oggi la notizia dinamica e pertinente la fanno i blog e il nuok, un gruppo di urban reporter che fa scoprire luoghi sconosciuti; tutto il resto di quello che si rifà alla notizia è invece limitato, vincolato e lascia il tempo che trova. E' l'era del magazine on line. E così accanto alla figura del blogger, sono nate, quelle dell'urban safari (racconti di quartiere, strade e percorsi), coolture ( report di mostre, monumenti, chiese e tutto ciò che è arte e cultura, Let's Eat (recensioni di posti dove mangiare), wish bag (recensioni di negozi), By night ( recensioni di locali notturni). Praticamente inviati indipendenti ed autonomi, animati dalla passione, liberi di pensare e di scrivere, senza le catene della pubblicità, che tutto subordina; una nuova e dinamica via dell'informazione, l'evoluzione dell'informazione, scevra da limiti. Persino un opera fondamentale della cultura, come la Treccani, spiega il blog, il blogger, il nuok e i nuoker. Se qualcuno pone dei dubbi sull'indipendenza e della capacità dei blogger, rimando alla cronaca di questi giorni, che riporta la notizia, dell'arresto a Cuba della blogger Yoani Sànchez, laureata in filologia, creatrice il blog Generaciòn Yhttp://www.desdecuba.com/generaciony/ dove ella pubblica regolarmente cronache di vita cubana, vincitrice di premi internazionali di giornalismo digitale, coinvolta in una incresciosa storia, un incubo di 30 ore per avere raccontato sul suo blog, la voglia di cambiamento del popolo cubano. Quello che scrive è costato alla blogger Yoani l'arresto ad opera della polizia cubana che poi è stata costretta al suo rilascio. Questo per spiegare che nessuno può limitare ed usare un blogger per fare cattiva informazione. E ciò capita solo ai blogger, tanto per capirci sul loro reale potenziale. Il blog si preserva automaticamente, perchè è dotato di un meccanismo di reputazione molto selettivo, che salvaguardia la sua effettiva indipendenza e autentica dinamicità,  e dunque dello stesso blogger, che ne costituisce l'anima. Il blogger non può simulare o barare, perchè verrebbe sbugiardato e abbandonato dalla rete. Insomma la chiacchiera da bar e ogni attività diffamatoria, relegherebbe il blog, nel dimenticatoio, in uno stato di declino inesorabile, relegato con quanto di peggiore gira in rete e nella vita quotidiana. In buona sostanza, il blog e il blogger si seleziona da sè. E tutto il mondo del blog e delle forme derivate, è mosso solo dalla passione, perchè il blogger scrive, recensisce gratuitamente, e lo fa solo perchè crede nel progetto; perchè essere blogger è uno stile di vita. L'etimologia della parola Blog, indica la sua essenza: contrazione della parola web log cioè "diario di bordo della rete", come è stato definito nel 1997 dal blogger americano Jorn Barger; in altre parole una pagina internet personale, che informa ed è aperta ai commenti seri ed interlocutori dei lettori ( per evitare i commenti degli invidiosi, di coloro che hanno disturbi della personalità, dei vendicatori solitari e degli imbecilli esistono i filtri in dotazione ad ogni blog). Oggi il blog si è evoluto e coloro che scrivono sul blog sono diventati degli opinion maker in vari ambiti (politica, economia, giornalismo, ecc.), costituendo una fonte di informazione e di opinione alternativa alle testate giornalistiche, con le quali può capitare di collaborare, pur mantenendo il carattere di indipendenza che è congenito nel blogger. Colgo l'occasione per ringraziare e salutare tutti i miei lettori, al quale confermo la mia fedeltà alla verità. 


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