mercoledì 1 agosto 2012

In Francia, la bici e il ciclista sono rispettati; sono un patrimonio e una risorsa.

Non c'è paragone con l'Italia, dove i ciclisti sono maltrattati dagli automobilisti, con urla e strombazzate, e spesso uccisi;  dove pedalano, per la maggior parte, su strade rovinate e pericolose; che hanno un codice della strada obsoleto, dove la fa da padrone l'auto. Durante il mio soggiorno in terra francese invece ho notato che nessun automobilista suona o se la prende con i ciclisti. Aspettano il momento favorevole per sorpassare i ciclisti. Ci sono piste ciclabili nei paesi e sulle strade extraurbane. Le strade hanno un ottima manutenzione ed esiste una segnaletica stradale che tutela  i ciclisti. La bicicletta fa parte della cultura della Francia. Migliaia di ciclisti, provenienti da ogni parte del mondo, pedalano in sicurezza e hanno una capillare assistenza meccanica, sulle strade della corsa più importante e prestigiosa del calendario professionistico, il Tour de France. 


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