sabato 23 giugno 2012

Che rabbia !!!!!

Oggi ho visto il telegiornale. Devo dire che ultimamente non provo particolare interesse nel farlo. Oramai le notizie sono sempre le stesse. Non è che prima dessero notizie migliori, ma se non altro erano diverse. Nel farlo mi è capitato, mio malgrado, di vedere l'immagine di un capo del governo con movenze sgraziate e piuttosto goffe, gioire per i gol della sua nazionale di calcio. Non seguo il calcio; o meglio non lo faccio più da tempo. Un tempo lo praticavo e lo seguivo con interesse; ma poi con il crescere ho smesso di farlo. Ritengo il calcio, una delle cose che normalmente seguono e praticano a iosa i bambini e i ragazzi, ma che con il tempo si dimentica, se non altro per reazione all'abbondanza, a meno che da adulti si scelga di farlo come lavoro. Ritengo altresì fuorviante e assolutamente fantasioso,  misurare il valore di un popolo con le gesta calcistiche della sua rappresentanza calcistica ! E ancor di più, ritengo aberrante e vergognoso accostare le sorti sportive di due nazionali di calcio, a quella dell'economia dei loro stati, come si è parlato insensatamente in questi giorni. Ma tant'è che la nostra esistenza, già  tormentata dall'attuale situazione sociale ed economica, ha dovuto sopportare questo biego accostamento, cercando di comprendere anche il senso delle immagini di un capo di governo che saltellava come se fosse un ultrà, del genere chic. Dietro quella dimostrazione fanatica di tifo calcistico, non ho visto sensibilità e comprensione per il tragico momento che l'europa sta vivendo. Non ho visto capacità e voglia di affrontare e risolvere il "problema" che ha bloccato il sistema economico e sociale dell'europa. Non ho visto rispetto per un altra nazione, in quanto un capo del governo, non smette di esserlo nelle manifestazioni pubbliche. Ho visto solo del fanatismo apparentemente  sportivo.  Ma la notizia importante non era questa. La notizia importante ce l'ha data il nostro capo del governo, il quale ha dichiarato che la germania, quella che ieri sera ha vinto una partita di pallone, come se fosse stata una battaglia, e che predica a tutte le altre nazioni, rigore e disciplina, fino ad ergersi a nazione guida, qualche anno fa, già proprio lei, violò furbescamente le regole comunitiarie di bilancio !!!! Già le stesse regole che ora invece, la germania impone a tutte le nazioni della comunità europea; una comunità europea che sempre di più, visto il suo netto predominio, assomiglia ad una comunità tedesca. Io credo che la germania non solo non possa insegnare niente a nessuno, anzi deve ancora scontare il torto  di avere scatenato due guerre mondiali contro il resto del mondo, ma non può e non deve diventare la nazione guida per il resto della comunità europea, perchè altrimenti non potrebbe chiamarsi comunità, ma unica nazione. Per questo esorto i capi degli altri stati aderenti alla CE di avere uno scatto di orgoglio e di dimostrare lungimiranza e capacità, rinegoziando le regole, perchè una nazione, non può decidere anche per le altre. Non siamo tedeschi, siamo europei, ringraziando il cielo. E poi mi chiedo, se fosse vero che questa situazione economica  consenta alla germania di prendere in prestito i soldi dalla BCE pagando solo l'1% del tasso e che grazie a questo riesce a finanziare la propria economia, senza problemi di bilancio pubblico, mentre gli altri stati devono pagare molto di più per poterlo fare ? E se fosse vero che la germania non vuole far ripartire l'economia delle altre nazioni della comunità perchè altrimenti perderebbe il ruolo dominante nella CE ? Non vorrei che un giorno fossimo costretti a far giocare in uno stadio, la partita Resto dell'Europa contro la germania, per riprenderci il nostro futuro ! Un capo del governo, non può perdere il contegno, proprio di chi ricopre quel ruolo, e assumere atteggiamenti di fanatismo sportivo, per la vittoria della sua nazionale di calcio, in un momento tragico economicamente e socialmente per tutti gli altri stati aderenti alla comunità di cui fa parte. Non si può; lo impone l'arte del governare, l'appartenenza appunto ad una comunità, che si chiama europea e non tedesca. Avrebbe fatto meglio, a dimostrare il suo compiacimento in modo composto e distaccato, ai gol fatti dalla sua nazionale a quella di un altro stato aderente alla comunità europea, peraltro ridotto alla povertà, anche per l'effetto delle stesse regole che ha violato la nazione che rappresenta; perchè non c'è nulla da gioire, per i posti di lavoro che si perdono, per le persone che per motivi economici si suicidano, per il futuro negato ai giovani, per la distruzione della felicità dei cittadini europei. 
Rifletta, cara cancelliera, lei che non ha mai giocato al calcio. Si interessi più delle sorti di una comunità che quelle di una squadra di calcio. Il calcio lasciamole alla pratica e agli interessi dei ragazzi. Piuttosto se proprio le piace lo sport, le consiglio di praticarlo, come fanno i suoi colleghi, ma di altre nazioni. Le farebbe bene al corpo e allo spirito, come dicevano i padri latini.   

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