lunedì 21 novembre 2011

Per le vie di Terracina (parte II - centro storico): scatti liberi per una città antica.

Tra le vie strette ed antiche, toni soffusi e luoghi ammantati dal silenzio, attendono i passi lenti del viaggiatore. Tutto parla del tempo che ha consumato vite andate, glorie di Papi, Imperatori, Signori e destini incrociati. Crepe interrompono lo sguardo, ovunque affranti reconditi e scene temporali affastellate. Tutto si sovrappone. Nulla è continuo, ma variegato e frenetico. Come i secoli trascorsi. Squarci nel tempo, proiettano immagini: un profilo, un ombra, un rumore. Una presenza silente. Sensazioni recondite illuminano il ricordo. Emozioni in cerca di un autore. Passioni colorate. Il vento non si insinua in questi vicoli dimenticati e l'oblio conserva la pietra consunta.


Claudio Cobiani


Lo strappo della seconda sverniciata 
Monte S.Angelo (227 metri), Tempio di Giove (II sec. a.c.), il taglio di Pisco Montano ( a destra) ad opera di Traiano 

Piazza della Repubblica e sullo sfondo Monte S. Angelo



Pietra commemorativa del taglio di Pisco Montano
Foro Emiliano, Via Appia, Piazza Municipio, Cattedrale 

Leoni Funerari 
Arco quadrifonte di origini romane , liberato dalle strutture medievali dal bombardamento del 1943


Il Teatro romano

Visione panoramica del teatro romano, del palazzo comunale sede del governo della città, della torre della Cattedrale e della torretta dei Rosa.

Portico, teatro e graffiti romani del teatro romano scoperti dai bombardamenti del 1943
La cattedrale. A destra il vecchio palazzo comunale di orgiine medioevale 




Porta Romana


Palazzo Braschi: residenza papale dalla quale usava affacciarsi il Papa. 
Palazzo di Via Greggi ( '700)

Capitolium (I sec. a.c.)
Una facciata della Cattedrale



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L'antica via Appia


Museo Civico Capponi: l'Imperatore Augusto che elargisce ad un povero. 
Museo Civico Capponi: Giove.


Il Capitolium prende il nome dal colle del Campidoglio a Roma dove fin dall'età arcaica sorgeva un tempio dedicato alla triade Giove, Giunone e Minerva. Il Capitolium era presente in tutte le colonie romane, come appunto lo fu Terracina, a sancire il legame con la madrepatria. Il Capitolium che sorge nel foro di Terracina risale al I° sec. a.C. . Il monumento era inglobato in una serie di edifici di abitazione che gravemente danneggiati a seguito del bombardamento americano del 1943, vennero definitivamente demoliti nel primo dopoguerra. Il Capitolium di Terracina non si affaccia sulla piazza forense e sorge nella parte antistante al Tempio Maggiore sulla quale in epoca medievale sorse la Cattedrale. Tempio Maggiore del quale non si conosce la divinità a cui era dedicato. 
Il Foro Emiliano è costituito da una piazza, centro della vita politico - amministrativa, religiosa e commerciale della città romana. La sua costruzione risale all'epoca imperiale, in un periodo che va dal regno di Augusto (27 a.C. - 14 d.C.) a quello di Tiberio ( 14-37 d.C.). Ma il complesso monumentale del foro emiliano ha subito trasformazioni in epoca successiva a partire dal IX fino al XIII secolo d.C.. E così sono stati realizzati nel comprensorio di origine romana, altri edifici: il palazzo Venditti, il palazzo comunale, a fianco della cattedrale, la torretta dei Rosa e la torre quadrangolare. L'area centrale del foro emiliano aveva una funzione pedonale, mentre l'asse viario di percorrenza era rappresentato dalla via Appia che giungeva fino al Sud della penisola italica. Tuttavia la via Appia è in buona parte andata perduta , dal momento che la viabilità medievale e moderna ha nascosto il percorso della via consolare, invaso gli edifici attigui, finendo per utilizzare la pavimentazione forense. 
Il Tempio Maggiore è il più grande tempio della città ed è situato sul lato occidentale del foro. A seguito della trasformazione del Tempio Maggiore in Cattedrale, sono rimasti parzialmente visibili solo i lati settentrionali ed occidentale; mentre il lato meridionale è completamente nascosto. 

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